Le carte con una datazione certa o presunta da parte degli studiosi sono state compilate fornendo la data o l’arco temporale ipotizzato, una bibliografia sintetica sulle fonti che riportano l’informazione e gli argomenti presenti nelle carte stesse (ove necessario per l’eterogeneità del codice specifico).
Il tracciato relativo al Codice Atlantico prevede un maggior numero di campi nel database, poiché si sono inserite anche le diverse numerazioni proposte per le carte. Si sono tenute costantemente in considerazione le datazioni proposte in:
Si è tenuto conto anche delle datazioni offerte in altri studi, di volta in volta specificati (nel caso non sia riportata l’indicazione di pagina, si può fare riferimento a Pedretti che le cita costantemente in modo dettagliato).
Per il Codice Arundel si è scelto di utilizzare una doppia numerazione delle pagine, riportando parallelamente la riorganizzazione cronologica delle carte di Carlo Pedretti e la numerazione del codice attribuita dal British Museum, nel momento in cui l’opera entrò a fare parte delle sue collezioni.
[LB; MB]